Lupi a Fano ma nessuno parla della ferrovia
Se ci fosse qualche dubbio sulla possibilità di reperire fondi (anche) per la ferrovia Fano Urbino, quanto si legge dai giornali di questi giorni dovrebbe averli fugati. E’ stato approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legge "Sblocca Italia" che prevede la partenza dei lavori di grandi opere pubbliche per l’edilizia e l’agroalimentare, per le imprese e i trasporti. “
Si sbloccheranno opere per 10 miliardi in 12 mesi” ha annunciato il premier Matteo Renzi. Le nuove norme sbloccano opere per fare aprire i cantieri ferroviari : l’alta velocità Napoli-Bari, il collegamento ferroviario Palermo-Catania-Messina , oltre a numerose altre importanti infrastrutture quali la linea C di Roma, il passante ferroviario di Torino e la sua metropolitana, la metrotramvia di Firenze, la metropolitana di Napoli , il quadruplicamento della ferrovia Lucca-Pistoia (?!), insieme agli assi ferroviari strategici che hanno bisogno di risorse per portare a compimento i lavori: Brennero, Terzo valico e Alta velocità del Veneto.
Insomma sembra che i soldi per le ferrovie ci siano ed appare strano che un’opera infrastrutturale dal costo, tutto sommato, basso come il ripristino della ferrovia Fano Urbino , ipotizzabile nella fascia di 70-90 milioni e di notevolissimo valore sociale, strategico, economico ed ecologico per il territorio metaurense e montefeltresco, non possa essere presa in considerazione.
Treno e bici: soluzione vincente
Sembra che l’associazione ciclistica For.bici abbia come unico scopo della propria esistenza la definitiva eliminazione della ferrovia Fano Urbino. Infatti da diversi anni fa da spalla alla" geniale idea" dell’ex presidente della provincia : la pista ciclabile più lunga d’Europa (!!??), facente parte della serie: la provincia felice, la bandiera trasparente…ecc. ecc.
Di contro la pista ciclabile Fano-Fosso Sejore priva di illuminazione e di sottopassi pedonali ( solo l’ illecita quanto pericolosa manomissione dei cancelli ferroviari ha permesso, quest’estate, ai ciclisti l'accesso al mare), la scarsa visibilità della segnaletica , la presenza di vegetazione nei pochi tratti ciclabili in città, la carente utilizzazione del bike sharing, la difficoltà di trovare parcheggio alle biciclette nel centro storico non destano , in For.bici la minima preoccupazione. Anche il palese fallimento del carrello portabici trainato dal pullman dello scorso anno non è servito a far riflettere.
A Volponi
Dedichiamo l'home page di questo mese a Paolo Volponi a 20 anni dalla sua scomparsa. Lo scrittore urbinate vedeva nella ferrovia la rinascita d'Urbino. Purtroppo quelli che millantano di essere suoi eredi hanno tutt'altre idee. In questo mese in cui ricorre la data della sua morte una serie di articoli a favore della ferrovia non potevano celebrarlo meglio.