AVVISO IMPORTANTE

Si informa che a causa di alcuni problemi organizzativi, l’appuntamento in stazione è posticipato

alle ore 14:30.

Ad eccezione di questa modifica la restante parte del programma non subirà variazioni

4a Edizione di ” Rotaie, castagne e vin brulè”

Sabato 7 gennaio alla Stazione di Fermignano
4a Edizione di ” Rotaie, castagne e vin brulè”  organizzata da FVM e dalla ProLoco di Fermignano.
Programma

ore 10,30  raduno alla Stazione
ore 11.00 escursioni  ( Urbino) con i motocarrelli.
ore 12,45  pranzo alla ex-Forchetta d’oro  ( prenotarsi).
ore 14,30  incontro alla Stazione con escursione dei carrelli.
ore 15,45  castagne e vin brulè degu-stazione
               con canti popolari del gruppo “La Pasquella”.
Chi vuol venire è ben accolto.

La Fano Urbino su AVVENIRE

Nell’inchiesta di Paolo Pittaluga l’atteggiamento negativo della regione Marche che ha rinunciato

al ripristino della Fano Urbino e ha sospeso il servizio sulla Pergola Fabriano.

 

 

 

 

Urbino, più turisti ma nessuno si ferma

Nel Messaggero del 15/12/2011 la considerazione del Presidente della provincia per la

nostra battaglia.

Nello stessa pagina una denuncia degli albergatori  dove si evidenzia che ad Urbino anche

se aumentano i turisti pochi si fermano a dormire.

Il nostro socio Alberto Routher-Rutter (Urbanista, mobilità e riequilibrio modale dei trasporti)

aveva evidenziato che “affidare esclusivamente all’autoveicolo privato, agli autoservizi di linea

agli automezzi a noleggio, la possibilità di raggiungere la maggiorparte degli insiedamenti

 di elevato interesse storico-monumentale, significa incrementare

 il turismo “mordi e fuggi” (vedi lettera A. Rutter in notizie flash).

 https://www.ferroviafvm.it/joomla/index.php/component/content/article/3-newsflash/85-lettera-di-alberto-rrutter

 

 

Adesso siamo felici !!

Ci perdoni signor Presidente, non è nel nostro stile, gioire dei problemi altrui, ma la notizia

della prossima cancellazione dei vertici provinciali è per noi motivo di felicità.

La nostra Associazione nel difendere la ferrovia proteggeva il territorio attiguo così poco considerato da amministratori locali e,  inoltre, portava a conoscenza dei nostri meravigliosi  luoghi un numero incalcolabile di persone.

Tale affermazione è sostenuta non soltanto dalle numerose associazioni sparse per il Paese che si relazionano con noi , ma da curiosi, anche stranieri, che hanno desiderato toccare con mano la ferrovia  e hanno chiesto la nostra collaborazione per poterla visitare; case di moda hanno voluto fare il loro catalogo sui binari e testate giornalistiche nazionali hanno dedicato una pagina intera alla nostra attività e ai nostri progetti.

La Festa della Stazione di Fermignano, giunta quest’anno alla 13^ edizione,  è stata ancora una volta un successo  e la nostra  Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, fra le decine proposte sul territorio nazionale, è una delle più seguite e attese. Come  Protezione Civile eravamo presenti in Abruzzo, al Giro d’Italia del 2009 e al recente CEN di Ancona.

Signor Presidente,  pensavamo di esserci guadagnati un po’ di rispetto ma lei, “dall’alto” della sua carica,  ci ha sempre evitato; non ha voluto conoscere le nostre idee e nostri progetti anzi, ad ogni nostra azione ha sempre fatto seguire una poco veritiera controinformazione riuscendo a contrapporre al treno il suo miglior alleato: la bicicletta.

La sua caparbietà nel raggiungere il risultato della pista ciclabile sui binari, ha disatteso una recente delibera di consiglio provinciale del 2009, non ha rispettato le mozioni dei  Comuni di Fermignano e Urbino, ha mortificato circa 6000 persone che avevano apposto la loro firma nel 2005 per evitare la dismissione.

Signor Presidente noi, ancora una volta, ribadiamo la nostra totale  disponibilità a cedere gratuitamente le nostre competenze e i nostri progetti alla comunità ma siamo stanchi di chiederLe inutilmente appuntamenti , ci inviti Lei.

Prima che scada il suo mandato,  abbia un sussulto di civiltà e… ci  dia udienza.

Non pretendiamo la ragione, ma l’ascolto.

Per concludere, Signor Presidente, Le ricordiamo la saggezza dei proverbi popolari, quello che lei voleva fare alla ferrovia  l’ hanno fatto a lei : “Chi la fa l’aspetti!!”

Elenco completo delle delibere

 

La Ferrovia secondo Matteo

http://youtu.be/bD-rsqB0Y0c

Per chi non avesse chiara la strategia ferroviaria del Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

pubblichiamo questo video registrato ad un assemblea pubblica il 18 ottobre 2010 a Tavernelle di

Serrungarina, esattamente 15 giorni dopo la nostra Festa della Stazione di Fermignano,

che come sempre aveva riscosso un enorme successo.

 

Considerazione su quanto si dice a sproposito sulla ferrovia

Come presidente dell’Associazione FVM-Ferrovia Valle Metauro, portatrice di interessi

di valore pubblico ed attiva sul fronte della Protezione Civile, sono obbligato a fare

 alcune considerazioni su quanto viene affermato da persone che, pur essendo a

 digiuno di cultura e professionalità nel comparto ferroviario, avanzano giudizi e

 determinazioni che coinvolgono l’esistenza ed il destino della ferrovia Fano-Urbino,

tutt’ora  patrimonio dello Stato concesso a RFI-FS.

 I Sigg. DelVecchio e Cecchi (UDC) sostengono che :

– l’Ass. Viventi ha disposto la  dismissione della ferrovia  su “sollecitazioni” del Ministero

dei Trasporti in merito ad un carteggio tra Presidenza e Giunta Provinciale  ed il Ministero

stesso in cui si affermava la volontà  di Ricci  in tal senso.

In realtà  non vi è stata alcuna “sollecitazione” da parte di Roma ma solo un’informativa

 in merito

su quali basi  (studi e verifiche) si  determinava tale decisione ed, in un successivo

messaggio , il diniego ad avvallare la richiesta  senza un provvedimento della Regione

 Marche e di RFI ( 27 luglio 2010 Prot. 0001398).

– RFI ha rinunciato alla concessione di servizio sulla linea.

Inesatto perché RFI è mandataria della proprietà della linea per conto dello Stato, mentre

Trenitalia è il soggetto che  fornisce il servizio ( o qualsiasi altro gestore  privato).

A tale proposito il sottoscritto ha ricevuto dall’A.D. di RFI, Ing. Elia, una lettera in cui si

 afferma la disponibilità  a sviluppare con FVM studi ed attività congiunte al fine di un

 eventuale ripristino   (Prot. AD/A0011/P/2010/0000244 del 08/03/2010.

– il Genio Ferrovieri non è interessato alla linea.

Totalmente falso in quanto la disponibilità a ricostruire la ferrovia è stata sancita da

un accordo di massima tra lo Stato Maggiore Esercito e la Regione nel luglio 2007

del tutto favorevole a tale ipotesi; inoltre il Genio ha le potenzialità ( oggi) di assicurare

 la gestione operativa  ( non economica)  del traffico.

–  lo studio SVIM ha decretato la non fattibilità economica del ripristino.

Di fatto tale studio, definito dal Prof. Bariletti ( Univv La Sapienza  e  Roma 3)  un

 “de  profundis su commissione”  con lettera al “ Carlino “ del 18.01.2005, viene

duramente smentito dallo stesso Bariletti in quanto nei calcoli della gestione sono

contabilizzati anche i costi di ricostruzione e quelli di ordinaria manutenzione:

 procedimento scorretto oltre che errato perché si  prevedevano anche delle spese

 (inutili)  per il  totale rifacimento di gallerie e ponti, al contrario ben conservati.

Nonostante tutto lo studio SVIM afferma  (sorpresa!) che la gestione  può raggiungere 

 il pareggio dopo 13 anni di attività , conseguendo un utile di gestione dopo tale periodo.

 Come chicca finale  si propone,  agli utenti ed ai viaggiatori sul percorso, una salutare

 pedalata di quasi due ore  a  velocità  da  allenati corridori per raggiungere Urbino e

rivitalizzare l’economia del territorio.

 

Per quanto riguarda le esternazioni del presidente Ricci, oltre a stigmatizzare  il suo

risentimento su presunti comportamenti vocali da parte di chi contesta la vicenda, 

 devo rilevare che:

 – proporre la costruzione ex-novo di un collegamento tra Pergola e Fossombrone , per unire

 Urbino a Roma, come  “conditio  sine qua  non” ad un ipotetico ritorno del treno nella

 valle lascia stupefatti ed increduli. Qui si parla del servizio tra Fano ed Urbino, tra la costa

e l’interno e non di altro.

I costi di costruzione  di tale nuova linea per Fabriano e dell’affiancamento alla Superstrada

per Urbino sarebbero notevoli ( nell’ordine di 400-500  milioni – solo per avviare i cantieri -ergo

non affrontabili al momento attuale),  per cui l’alibi di non fare più nulla è bello e confezionato.

Di contro ricostruire sul vecchio tracciato comporta una spesa molto simile a quella

affrontata per i 3,5 Km della Bretella di Urbino ( 76 milioni).

– La tratta della Pergolese si può semplicemente  salvare con il prolungamento delle corse

 tra Civitanova e Fabriano con costi aggiuntivi modestissimi.

Sconcerta , poi, l’atteggiamento di totale indifferenza alle proposte di incontro richieste

 dall’Associazione  per confrontare idee e progetti .

Il sospetto è che  non vi sia assolutamente  nulla da confrontare con le tesi di FVM .

A questo proposito mi permetto di elencare quanto prodotto  in merito da FVM e

 da altri soggetti .

– Due studi di natura economico-gestionale prodotti dal Dott. Lombardi ( di Firenze)

 e dall’Urbanista Rother-Rutter ( di Trieste) entrambi soci FVM.

– Uno studio sull’utilizzo della tecnologia tram-treno prodotte dal Col. Trecchiodi

  ( di Perugia) socio FVM.

– Uno studio di lineamenti finanziari  per il reperimento di fondi prodotti dal Dott. Lombardi.

– Uno studio / progetto operativo condotto dal Genio Ferrovieri con eventuale proposta

di completamento del tracciato su Rimini o Sant’Arcangelo di R.

– Un progetto di ripristino del servizio da parte dell’Ing. Santinelli ( con stime

 anche sulla gestione).

– Un progetto di utilizzo della linea per gli scopi della Protezione Civile ( lotta Antincendio

 e d interventi in caso di calamità) depositato in Regione ( Bonaccorsi –Pergola , socio FVM).

– Uno studio / progetto per l’istituzione di un treno di pronto soccorso gestito da C.R.I. 

e da Protezione Civile, strategicamente posizionato sulla Metaurense ( Prof. Alessandrelli

 – Roma, vicepresidente FVM)..

–  La formazione di un Treno Ospedale  di Pronto Impiego da dislocare sempre sulla

 Metaurense (Prof Alessandrelli).

– Due studi di progetto ( gestionale e di ripristino) su base  dati  RFI e  parametri asseverati

dalla Regione Lazio ( Prof. Bariletti – anni 2003 e 2010).

Inoltre è in corso di redazione un progetto di modello costruttivo ed operativo, con

 moderne tecnologie  e a diversi livelli di spesa , da parte di un pool di ingegneri aderenti

 all’AISIF-CIFI di Roma.

Questo per quanto riguarda il patrimonio culturale  messo a disposizione ( gratis)  da Fvm alla

comunità.

Per ciò che concerne l’affermazione che” il treno non tornerà più perché passa in mezzo

 alle case” (!), bisogna  puntualizzare che la costruzione di qualsiasi manufatto presso ogni

 linea ferroviaria è regolamentata dal DPR 753/80, legge dello Stato e Regolamento di Polizia

Ferroviaria,  pertanto anche la Fano-Urbino non sfugge a tale legge ed è di conseguenza

 completamente percorribile (se così non fosse – infatti – coloro che sono deputati al rispetto

 e all’osservanza della norma, il Concessionario in Primis e le Istituzioni delegate e sub-delegate

 ai servizi ferroviari – Regione e Provincia – potrebbero essere incriminati

per “colpa in viglilando”).

I treni di servizio hanno circolato fino al 1998.

Non mi risulta , inoltre che si voglia chiudere la ferrovia Adriatica tra  Ravenna e Cattolica

 perché i treni passano “ tra le case” a 160 Km orari: succederebbe una rivoluzione di

popolo, visto che  parte del turismo della Riviera  fa affidamento sul servizio ferroviario.

Da ultimo bisogna rilevare che i valori immobiliari delle case poste nelle  adiacenze di un

 servizio di trasporto pubblico ( treno, autobus, tram, metrò con sistemi intermodali)

sono incrementati  dalla presenza del servizio stesso.

 

Pertanto  ribadisco che l’Associazione è disponibile  ad un fattivo contributo per risolvere

positivamente  tale incresciosa ed estenuante vicenda , sempre che vi sia da parte del

“palazzo” un atteggiamento similare.

In caso contrario non rimane che constatare  un ennesimo esempio di cattiva

“governance” del territorio, indice  di anti-democrazia e disattenzione

 per il futuro di tutti.     Carlo Bellagamba

https://picasaweb.google.com/FerroviaFVM/UltimiLavori#

 

 

 

Aggiornata Rassegna Stampa 2011 (novembre)

Quest’ anno finora sono stati  pubblicati oltre 150 articoli su giornali e riviste.

E’ palese che l’argomento è più vivo che mai.

Forse per questo qualcuno ha tanta fretta di chiudere il discorso realizzando

la sepoltura????

 https://picasaweb.google.com/FerroviaFVM/RassegnaStampa2011#

 

Ultime notizie dalla stampa

Linea Fano-Urbino, su Facebook la protesta

Sul social network si è scatenata la protesta di decine di persone che stanno inviando al presidente Spacca mail di protesta per la decisione non condivisa

Pesaro, 18 ottobre 2011 – Il Consigliere D’Anna in apertura dei lavori del Consiglio regionale delle Marche ha chiesto all’Assessore competente , Luigi Viventi di relazionare sulla vicenda della linea ferroviaria Fano-Urbino dopo la decisione della Regione Marche di chiudere definitivamente la speranza di una futura riapertura dell’infrastuttura che in passato era stata considerata dalla stessa regione Marche tra le priorità infrastrutturali dell’accordo di programma Stato Regione.

Alle dichiarazioni di Viventi ha replicato con forza D’Anna. Contemporaneamente su Facebook si è scatenata la protesta di decine di persone che stanno inviando al presidente Spacca mail di protesta per la decisione non condivisa.

Linea Fano-Urbino, forse un referendum

Gambioli: “La Regione con la complicita’ della Provincia non ha saputo valorizzare le peculiarieta’ socio culturali delle zone interne”.

Fano, 18 ottobre 2011 – Il Pri ha intenzione di organizzare un referendum popolare contro la decisione della giunta regionale di dismettere la linea ferroviaria Fano-Urbino e ad annunciarlo è stato il segretario regionale repubblicano Giuseppe Gambioli. ”Ancora una volta – ha affermato – la Regione con la complicita’ della Provincia non ha saputo valorizzare le peculiarieta’ socio culturali delle zone interne e al contrario le ha ancora una volta umiliate”.
Tutte le opposizioni, comunque, di centrodestra e di sinistra, non hanno esitato a scagliarsi contro tale scelta. Tra i più critici Giancarlo D’Anna, del Gruppo Misto, che ha aprlato di una “clamorosa marcia indietro: il recupero della Fano-Urbino era una delle priorita’ dell’Accordo di programma Stato-Regione del 2009. Per i lavori c’era un interesse del Genio militare. Così si condonano anche i tanti abusi effettuati lungo la linea”. Contrario anche Raffaele Bucciarelli (Pdci-Prc): la scelta della giunta e’ ”la rinuncia ad un modello di sviluppo per valorizzare l’entroterra. Le difficolta’ economiche – ha insistito – non sono giustificazioni sufficienti. In materia di trasporti, la giunta regionale non ha saputo fare altro che il piagnisteo sui tagli statali, senza proporre e senza la capacita’ di modificare i rapporti fra trasporto su ferro e trasporto su gomma, ne’ di disegnare una strategia nuova per una migliore intermodalita’, un maggior rispetto dell’ambiente, una piu’ alta qualità del trasporto pubblico locale’, ha concluso”.

Anche Elisabetta Foschi del Pdl si è mostrata molto contrariata: ”la giunta ha disatteso l’ultimo pronunciamento dell’Assemblea legislativa, che era di segno opposto. E’ una grave scorrettezza. Si ascolta la Provincia di Pesaro Urbino, ma non i Comuni interessati, compreso Urbino. “Infine – ha rimarcato -, il piano strategico della Provincia che prevede la realizzazione di una nuova linea ferroviaria lungo la superstrada, è decisamente fantasioso”. E’ di parere opposto, invece, Luigi Viventi, assessore alle Infrastrutture: ”Una linea ferma dal 1987 e sostituita da autobus – ha ricordato l’assessore alle Infrastrutture Luigi Viventi – e che ormai esiste solo nella testa di qualcuno. Ora c’e’ un progetto serio della Provincia di Pesaro Urbino per realizzare una pista ciclabile sull’area di sedime”. Viventi ha anche ricordato la difficile situazione del trasporto pubblico locale alla luce dei tagli, ”il 78% delle risorse”, da parte del Governo: ”se la situazione rimane cosi’ (ma io spero di no) non dovremo parlare della Fano-Urbino, ma del taglio del 78% delle linee interne”.

In chiusura del dibattito, l’assessore al Bilancio Pietro Marcolini ha spiegato che la Provincia di Pesaro Urbino ha chiesto la dimissione ”sulla scorta di una ricerca. Il tratto ferroviario e’ stato divelto, ci sono 400 passaggi stradali extraurbani. Come si superano con dei binari? Noi vorremmo fare una metropolitana di superficie, come ad Ancona, ma non e’ possibile. Oggi si e’ parlato solo di desiderata”. Comunque, su richiesta di D’Anna e Bucciarelli, la questione sara’ nuovamente discussa in consiglio regionale.

Fonte: il resto del carlino

Aggiungo una nota: ad oggi non è assolutamente vero che la linea è stata divelta, come il fatto che esistono 400 passaggi !!!