Ad Ascoli il Jazz, a Macerata lo Swing, ad Urbino ‘il Requiem’ “
FANO – Il nuovo treno “SWING” ATR 220 diesel dell’ Azienda polacca PESA sta effettuando in questi giorni delle corse prova sulla ferrovia Adriatica da Ancona a Pesaro. Ben 8 di questi treni entreranno in servizio entro il 2015 sulla linea non elettrificata Civitanova –Macerata-Fabriano mandando gradualmente in pensione le gloriose Aln 668 (versione moderna delle Littorine) e portando una ventata di modernità anche sulla ferrovia al servizio di Macerata.
Il parco dei nuovi treni regionali finanziati dalla Regione Marche sarà così completo: 4 treni JAZZ per le linee elettrificate e 8 treni SWING per le linee non elettrificate, da aggiungere ai 4 Minuetto in servizio ormai da alcuni anni.
Ma ancora una volta il nostro entroterra non ha lo strumento giusto per allacciarsi a queste occasioni per avere servizi moderni ed attraenti per turisti e pendolari: una linea ferroviaria funzionante Ad Ascoli si viaggia a ritmo di Jazz, a Fabriano accompagnati dai passi di un Minuetto ed ora anche a Macerata potranno spostarsi con lo Swing; il treno ad Urbino è invece un Requiem, a ricordo di una ferrovia ingiustamente sospesa e che ora lotta per affermare il proprio valore grazie ai sempre più numerosi cittadini che ne stanno prendendo consapevolezza.
Se non bastassero i motivi addotti finora al ripristino della ferrovia Fano-Urbino , eccone ancora un altro: tutte le aree interne delle province marchigiane avranno il servizio potenziato e reso più appetibile con l’entrata in servizio di nuovi, moderni e confortevoli treni …tranne la Valle del Metauro e il Montefeltro. Veder passare il treno SWING per la stazione di Fano è quasi uno “ sfottò”.
Se non si torna indietro da decisioni prese illogicamente, senza alcuna motivazione tecnica e senza alcun confronto con il territorio, la Valle del Metauro , Urbino ed il Montefeltro non avranno mai quello sviluppo sociale e turistico che grazie ad un servizio ferroviario moderno può essere motivo di speranza per un territorio rinomato per le ricchezze culturali, artistiche e per le bellezze naturali e la qualità delle tradizioni.
Le nuove linee ed i nuovi treni non sono più appannaggio di Paesi esteri o Regioni a statuto speciale; il futuro è ora anche al servizio dei nostri concittadini marchigiani e la scusa della diseconomia ed impossibilità tecnica è sempre meno credibile. Le imminenti elezioni Regionali, che per competenza decideranno la sorte di questa linea, sono l’occasione irripetibile per ripristinare la ferrovia Fano-Urbino.
In diversi schieramenti politici ci sono candidati a consigliere regionale che la sostengono, a riprova della mutata consapevolezza nei confronti di questo tema. Un pensiero va inevitabilmente anche alla linea di Pergola dove questi treni potrebbero, anche in virtù del loro numero, giungere senza problemi e che invece resta anch’essa silenziosa per scelte poco lungimiranti che rischiano di allontanare per sempre dall’entroterra Urbinate le “musiche dei trasporti futuri”.