Quando la ferrovia Fano Urbino nella Fondazione FS?
Sarà riaperta per scopi turistici anche la linea ferroviaria Avellino–Rocchetta Sant’Antonio, che attraversa zone incontaminate dell’Irpinia, diventando la sesta linea del progetto della Fondazione FS “ Binari senza tempo”.
Il protocollo d’intesa è stato siglato a Roma il 14 luglio u.s. al MiBACT da Dario Franceschini, Ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, Maurizio Gentile, AD e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana e Mauro Moretti, Presidente di Fondazione Fs Italiane. I primi viaggi in treno storico sono previsti da lunedì 22 agosto in concomitanza con lo Sponz Fest.
L’idea progettuale è stata curata dalla Fondazione Fs Italiane con il supporto di RFI, il Gestore della rete ferroviaria nazionale, che curerà gli interventi di riqualificazione delle linea e dei fabbricati, per garantire l’esercizio ferroviario a fini turistici. La Regione Campania si impegna a reperire i fondi necessari, d’intesa con il MiBACT.
La Fondazione FS Italiane mette in campo tutto il proprio know-how nella gestione delle linee ferroviarie turistiche e nell’organizzazione dei viaggi di treni storici. Sarà infatti allestito un treno con carrozze degli anni ’30 e un ex bagagliaio/postale riadattato per il trasporto bici e per la degustazione di prodotti tipici.
Le manifestazioni di tipo culturale e le diverse iniziative collaterali andranno a beneficio soprattutto delle comunità ed economie del territorio, configurandosi come nuova forma di turismo sostenibile, funzionale allo sviluppo locale.
Nel 2014 Fondazione FS Italiane ha dato una seconda giovinezza a circa 240 km di linee attualmente prive di servizi di trasporto pubblico locale regolari. Ferrovie individuate come un vero e proprio museo dinamico e che attraversa spettacolari paesaggi tra natura e arte della provincia italiana. Tra queste la Ferrovia del Lago, da Palazzolo sull’Oglio a Paratico/Sarnico sulle rive del Lago d’Iseo; la Ferrovia della Val d’Orcia, da Asciano a Monte Antico nell’incantevole paesaggio delle Crete Senesi; la Ferrovia del Parco, da Sulmona a Castel di Sangro, la seconda linea più alta d’Italia dopo il Brennero passando per Roccaraso e i boschi della Majella; la Ferrovia dei Templi, da Agrigento Bassa a Porto Empedocle, tra i Templi della Magna Grecia; e la Ferrovia della Valsesia, da Vignale a Varallo, attraverso una delle valli alpine più pittoresche d’Italia, ai piedi del Monte Rosa.
Nel 2015, secondo anno di attività dei treni storici, nelle sole cinque linee già riattivate sono stati organizzati 86 eventi con oltre 32 mila turisti. I flussi turistici ottenuti in così poco tempo farebbero gola a qualunque tour operator. Finalmente anche in Italia, a distanza di decenni dalle altre nazioni europee, il patrimonio ferroviario, anche quello “dimenticato”, diventa occasione di sviluppo dei territori.
Per fare rientrare la ferrovia Fano-Urbino nel progetto della Fondazione FS “ Binari senza tempo” la Regione Marche dovrebbe seguire lo stesso iter che hanno fatto le altre regioni, ma non sarà sicuramente così scontato. Chi ha seguito le vicende ed i retroscena della ferrovia Metaurense in questi ultimi anni conosce bene i “veri” motivi.
Solo con la decisa volontà i Comuni della Vallata del Metauro ( come del resto già successo in altri periodi storici) dovrebbero pretendere che, una buona volta, il Presidente e la Giunta Regionale si impegnino con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la Fondazione FS ed RFI per la riattivazione a scopo turistico della linea ferroviaria Fano-Urbino. Una opportunità irripetibile attuata con pochi fondi di provenienza statale e/o regionale.
Gli amministratori che hanno a cuore il proprio territorio ed i suoi cittadini e che desiderano dare ad esso un decisivo impulso turistico di rilevanza nazionale ed internazionale, possiedono ora i mezzi giusti e l’opportunità di trasformare il sogno in realtà. Non c’è più tempo per altre scuse e per le solite belanti giustificazioni. Volere è potere!