Adesso siamo felici !!
Ci perdoni signor Presidente, non è nel nostro stile, gioire dei problemi altrui, ma la notizia
della prossima cancellazione dei vertici provinciali è per noi motivo di felicità.
La nostra Associazione nel difendere la ferrovia proteggeva il territorio attiguo così poco considerato da amministratori locali e, inoltre, portava a conoscenza dei nostri meravigliosi luoghi un numero incalcolabile di persone.
Tale affermazione è sostenuta non soltanto dalle numerose associazioni sparse per il Paese che si relazionano con noi , ma da curiosi, anche stranieri, che hanno desiderato toccare con mano la ferrovia e hanno chiesto la nostra collaborazione per poterla visitare; case di moda hanno voluto fare il loro catalogo sui binari e testate giornalistiche nazionali hanno dedicato una pagina intera alla nostra attività e ai nostri progetti.
La Festa della Stazione di Fermignano, giunta quest’anno alla 13^ edizione, è stata ancora una volta un successo e la nostra Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, fra le decine proposte sul territorio nazionale, è una delle più seguite e attese. Come Protezione Civile eravamo presenti in Abruzzo, al Giro d’Italia del 2009 e al recente CEN di Ancona.
Signor Presidente, pensavamo di esserci guadagnati un po’ di rispetto ma lei, “dall’alto” della sua carica, ci ha sempre evitato; non ha voluto conoscere le nostre idee e nostri progetti anzi, ad ogni nostra azione ha sempre fatto seguire una poco veritiera controinformazione riuscendo a contrapporre al treno il suo miglior alleato: la bicicletta.
La sua caparbietà nel raggiungere il risultato della pista ciclabile sui binari, ha disatteso una recente delibera di consiglio provinciale del 2009, non ha rispettato le mozioni dei Comuni di Fermignano e Urbino, ha mortificato circa 6000 persone che avevano apposto la loro firma nel 2005 per evitare la dismissione.
Signor Presidente noi, ancora una volta, ribadiamo la nostra totale disponibilità a cedere gratuitamente le nostre competenze e i nostri progetti alla comunità ma siamo stanchi di chiederLe inutilmente appuntamenti , ci inviti Lei.
Prima che scada il suo mandato, abbia un sussulto di civiltà e… ci dia udienza.
Non pretendiamo la ragione, ma l’ascolto.
Per concludere, Signor Presidente, Le ricordiamo la saggezza dei proverbi popolari, quello che lei voleva fare alla ferrovia l’ hanno fatto a lei : “Chi la fa l’aspetti!!”
Elenco completo delle delibere