Treno e turismo il convegno
http://www.tipicita.it/tipicita-a-bordo-del-trenino-delle-eccellenze/
Il servizio trasmesso dal TG3 Marche:
http://www.youtube.com/watch?v=w6sNfBUsUTU&feature=share&list=UUftJeLjv_H4C1YoONJO5xMQ
le immagini:
https://picasaweb.google.com/FerroviaFVM/IlConvegnoTrenoETurismo#
Nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Pesaro, giovedì pomeriggio u.s. si è svolto il convegno “Treno e Turismo una strategica alleanza” con la partecipazione di importanti ed esperti relatori in una sala gremita di pubblico.
Il Presidente della Camera di Commercio dott. Alberto Drudi ha introdotto il convegno ricordando la sua battaglia per avere più fermate dei treni a Pesaro.
Azione coronata dalla prossima presenza dei Treni superveloci ITALO di NTV e FrecciaRossa di Trenitalia.
Il Presidente condivide il ritorno del treno sulla Fano Urbino come importante fattore per lo sviluppo del territorio, individua nei finanziamenti un ostacolo comunque superabile e si è reso molto disponibile a collaborare ad uno studio di ripristino.L’Ing. Marco Stabile, Vice-Direttore dell’Esercizio della Ferrovia Valle Venosta, ha mostrato come il ripristino della ferrovia ha avuto un notevole effetto economico soprattutto nel comparto del turismo e dell’indotto connesso. Nel 2009 , con la ferrovia ripristinata , rispetto al 2004, i pernottamenti sono aumentati di quasi il 12% e le presenze di oltre il 24%. Ciclisti e sciatori trovano nella ferrovia un mezzo idoneo ai loro spostamenti e per loro si sono create nuove stazioni e posti di noleggio biciclette. Solo dal turismo svizzero , grazie alla ferrovia, vi è stato un decisivo incremento che ha generato nel 2009 una crescita del fatturato nel territorio di 22milioni di euro. Attualmente i passeggeri si attestano sui 3 milioni annui, in una valle abitata da 40mila persone.
Il bacino di utenza della Valle Metaurense è quattro volte superiore quindi , a suo parere, il successo è garantito a patto di lavorare con qualità , competenza ed anche passione.
Quasi tutta la popolazione della valle atesina (80% di essa – dati della Provincia di Bolzano) utilizzava per spostarsi l’auto ed il pullman; oggi il treno , parte del patrimonio del territorio, è il principale mezzo di trasporto utilizzato anche da chi non aveva , prima, possibilità di muoversi : la seconda auto non viene più usata.
Un beneficio tra i tanti : minori emissioni di C02 calcolate in 4000 t./anno.
Recentemente sono stati acquistati nuovi treni ( 60 mil euro) per l’estensione del servizio in Val Pusteria ( nel futuro anche in Austria ) in concerto con Trenitalia e si progetta l’elettrificazione della linea Merano-Malles ( 110 mil. euro) assieme a nuove iniziative in favore della viabilità ferro-tramviaria di altri distretti locali.
Questi investimenti rientreranno grazie alla maggiore redditività delle linee in circa venti anni; per i finanziamenti si ricorrerà alla Cassa Depositi e Prestiti e soprattutto alle iniziative dell’Amministrazione pubblica con il concorso di soggetti privati.
L’Ing. Stabile ha ricordato che i costi di un ripristino di linee ferroviarie al giorno d’oggi, a parità di standard di sicurezza, sono molto inferiori di qualche anno fa. Infine ha evidenziato come attorno alla ferrovia si generi un continuo moltiplicarsi di attività, con benefici effetti anche sul piano della salute, delle spese sanitarie e della disoccupazione specie giovanile.Il Dott. Massimo Mensurati , A.D della SeaTrain di Roma ( Società costituitasi nel 2005, operante nel comparto turistico con iniziative tutto-compreso, in concerto con le maggiori Compagnie crocieristiche con partenza dai porti di Civitavecchia e Napoli e destinazione Roma e Sorrento ) ha riferito sul successo della Sea Train che in otto anni di lavoro ha ottenuto centinaia di migliaia di presenze ( 30.000 in media all’anno in costante crescita ).
Dalle analisi di traffico risulta che i turisti hanno maggiormente gradito il trasporto ferroviario con materiale di grande qualità rispetto alla movimentazione con pullman G.T. Ritiene che anche nel porto di Ancona vi è la concreta possibilità di sviluppare il servizio turistico offerto da un treno coordinato con altri mezzi di trasporto, sia verso Urbino sia verso tutta la valle metaurense, non trascurando la presenza di altri scali quali Ravenna e gli aeroporti di Falconara e Rimini.Giancarlo Frisoni, rappresentante di INTORGIMPEX Mosca, società che rifornisce oltre 600 esercizi e ristoranti nelle maggiori città della Russia, ha ribadito l’intenzione di creare un “Treno dei Sapori ” e collegare la Riviera di Rimini con Urbino.
Ha riferito che il turista russo è esigente, disposto a spendere molto ma assolutamente non propenso a scoprire un territorio ed i suoi prodotti seduto sulla bicicletta.
La sua Società è pronta , anche subito, ad investire con capitali e persone a patto di certezze ed impegno da parte di chi amministra il territorio.I Dott. Antonio Russo della Sigismondo Viaggi e Mayra Rosa Capelli , Commercial Manager , operatori specializzati in incoming turistico agenti in tutta Europa, hanno sottolineato che il mercato treno + hotel è in continua , costante crescita . Tale fenomeno tre anni fa era praticamente inesistente ed oggi è soprattutto richiesto da operatori esteri ( USA, Canada, Germania, Inghilterra).
Nel loro intervento si è rilevato come alcune località ( Cartoceto o S.Angelo in Vado per citarne alcune ), possiedono notevoli eccellenze di prodotti della terra e della cultura gastronomica assieme a grandi potenzialità turistiche, ma non sono visitate per la difficoltà di raggiungerle e sono attualmente improponibili sul mercato .Lorenzo Peroni, Responsabile Tecnico di Salcef , impresa di costruzioni ferroviarie con l’Officina Manutenzione Veicoli a Fano che attualmente ha commesse in Croazia, Polonia , Egitto e costruirà la prima ferrovia ad Abu Dhabi, ha relazionato su recenti lavori in Italia .
SALCEF ha ricostruito la Bologna-Vignola, sospesa al servizio passeggeri nel 1967 e ripristinata nel 2003 e la Saronno- Seregno chiusa nel 1958 e riaperta nel 2012.
Queste due ferrovie sono tra le più utilizzate nei propri territori.
Peroni ha confermato , conti alla mano, la semplicità del ripristino della ferrovia Fano Urbino il cui costo, relativamente a ciò che riguarda l’armamento, si aggirerebbe attorno ai 30milioni di euro. Tali costi potrebbero ulteriormente scendere se venissero utilizzati materiali usati e recuperati da altre linee principali.
La potenzialità operativa del ripristino si aggira su 200-330 mt di binario posto in opera al giorno.Il Prof. Angelo Serri docente all’Università di Macerata ed Inventore di Tipicità Marche, Festival e Salone del Made nelle Marche giunto alla 21^ edizione , ha messo in risalto come proporre anche il viaggio in un treno , vetrina dei prodotti di qualità di ogni tipologia , potrebbe diventare un’ icona del territorio, come sta già avvenendo per l’attività di Tipicità Marche conosciuta in campo nazionale ed internazionale.
Un treno ad hoc sarebbe un veicolo ideale per la promozione dei nostri prodotti regionali con lo sguardo rivolto ai mercati esteri.
Le Marche hanno una grandissima differenziazione di usi, dialetti e prodotti: in ciò risiede la lora forza. Assieme alla proverbiale capacità lavorativa marchigiana si deve, con unità di intenti , rispondere all’attuale crisi ed è urgente confrontarsi con le sfide del futuro.
Il Prof. Serri si è dichiarato disponibile alla mutua collaborazione per un progetto così importante per tutto il territorio regionale.Sono intervenuti inoltre:
il Dott. Lapo Lombardi di Firenze esperto economista di trasporti nella Regione toscana, il quale ha affermato con forza che la sostenibilità dei costi per togliere dall’isolamento ferroviario l’entroterra pesarese la si raggiunge solo utilizzando quanto è già esistente; con una linea costruita ex novo ciò è improponibile e difficilissimo da realizzare a causa di forti costi di esproprio e con una ulteriore occupazione di territorio deleteria in un distretto idrogeologicamente fragile e già troppo sfruttato.
il Prof. Glauco Maria Martufi di Pesaro, docente di Accessibilità, Sostenibilità ed Etica del turismo a Misano ha ricordato che la sua idea del treno turistico, con tanto di giornale dell’epoca, risale al 1990 è stata volutamente posta in fondo ad un cassetto. Appoggia fortemente il ripristino ed ha riaffermato la bontà dell’iniziativa turistica.
l’Urbanista Alberto Rother-Rutter di Trieste , membro del CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) ha ricordato che le ferrovie sono il sistema di trasporto che consumano meno territorio, meno energia ed hanno il maggiore coefficiente di rendimento dopo il trasporto marittimo; ha evidenziato che la perdita di una ferrovia equivale alla chiusura di poli manifatturieri e determina la perdita di competività del territorio.
il Sindaco di Piobbico , dott. Giorgio Mochi , ha affermato che , pur non avendo nel suo comune la ferrovia, è suo fermo convincimento che anche l’entroterra non servito direttamente, avrebbe degli enormi benefici dalla riapertura e soprattutto si è chiesto per quale motivo non erano presenti al convegno i sindaci del territorio di pertinenza od i loro delegati .
Mochi ha lanciato la proposta di una visita di studio alla Ferrovia Valvenosta ed di un incontro con i Responsabili politici ed amministrativi della Provincia atesina , incontro che coinvolga le amministrazioni locali pesaresi e soprattutto la Camera di Commercio , vero motore di iniziative concrete.Una nota di merito va fatta al Prof. Bariletti, università Roma 3 e Dirigente Nazionale Assoutenti, moderatore del convegno, che con la sua preparazione professionale in campo ferroviario e la sua cultura di stampo umanistico, unite ad una sottile ironia, ha reso assai piacevole l’ incontro ed ha commentato con maestria ogni intervento.
Profondo il suo rammarico per la totale mancanza sia fisica che di dialogo con buona parte della politica locale e la povertà di intenti progettuali sul territorio espressa ultimamente dalla classe politica pesarese dominante.
Il convegno ha visto anche il notevole concorso di operatori turistici riminesi.
Graditissima e significativa la presenza della Delegazione Provinciale del FAI -Fondo Ambiente Italiano e dei Rappresentanti di Legambiente di Urbino e Pesaro che da anni sostengono il progetto.