Un tunnel lungo come la Fano Urbino
Il giorno 4 giugno 2016 L‘ Associazione FVM ha partecipato alla festa organizzata per l’inaugurazione della nuova “Galleria di base del Gottardo”, il tunnel più lungo del mondo con i suoi 57 chilometri di percorso nella profondità delle Alpi.
Le foto: https://picasaweb.google.com/117659964362604821377/629424012916585921
L’avvenimento è stato un’autentica festa di popolo con la presenza di oltre 100mila persone durante i due giorni di festeggiamenti.
Tutto il territorio della Val Biaschina e della Reusstal, interessato dall’ avvenimento, ha assistito ad una vasta offerta di proposte tecnico/culturali legate al treno nonché storico/culinari legate al territorio. Nelle stazioni di Erstfeld e Biasca (i terminali nord e sud del tunnel) si svolgevano esposizioni di locomotive e mezzi ferroviari abbraccianti l’intero arco di storia della linea del Gottardo, mentre mostre fotografiche e cartellonistiche illustravano il trascorso della linea storica, erano presenti simulatori per provare la guida dei treno superveloce, la mostra temporanea “Mobilità del futuro” a cura delle università svizzere, giochi ed intrattenimenti per le famiglie che si svolgevano anche in altre località vicine.
Molto successo hanno raccolto spettacoli cinematografici e teatrali, concerti, degustazione di specialità locali e, naturalmente, il treno navetta che per i due giorni ha fatto la spola attraverso la nuova galleria fra le due stazioni con grande frequentazione di visitatori giunti da tutta l’Europa.
Abbiamo potuto assistere ed essere testimoni dell’orgoglio della gente per la realizzazione di questa monumentale opera, della volontà e delle capacità del popolo svizzero che, con l’avvallo di molte consultazioni popolari, ha consentito di porre le basi della nuova ferrovia Transalpina e del suo elemento più significativo: la nuova galleria del Gottardo.
Ma quali vantaggi realizza la nuova ferrovia transalpina?
Innanzi tutto riduce le distanze tra Berna e Chiasso di 40 km, le pendenze non superano il 12 per mille rispetto il 26 per mille della storica linea di montagna del San Gottardo il tutto si traduce in vantaggi per i treni merci e passeggeri riducendo anche il fabbisogno di energia.
Il trasporto passeggeri potrà competere ancor più con il traffico stradale ed aereo.
Le velocità massime passeranno dagli attuali 80km/h a 250km/h con l’ulteriore vantaggio di un percorso più breve. Ne beneficeranno a breve termine oltre 20 milioni di abitanti che popolano il vasto bacino compreso fra il sud della Germania e il nord Italia; successivamente anche altri territori europei risentiranno delle opportunità offerte dalla nuova grande infrastruttura.
Giornalmente i treni merci potranno passare a 220 / 260 rispetto agli attuali 140 / 160 passando da una capacità di trasporto di 20 milioni di tonnellate l’anno a 50 milioni di tonnellate.
Come è stata finanziata l’opera costata 13,2 miliardi di franchi svizzeri?
Il 64% con proventi della tassa sul traffico stradale pesante (camion), il 13%proviene dall’imposta sugli oli minerali petroliferi ed il 23% dall’imposta sul valore aggiunto.
Tante saranno le ricadute positive per il nostro Paese: il tunnel del Gottardo rappresenta infatti un’opportunità straordinaria per incrementare la conversione modale dalla strada alla rotaia del traffico pesante che, attraversando la Svizzera, interconnette l’Italia con alcune delle regioni europee economicamente più importanti.
Il San Gottardo è l’opera più importante del Corridoio Reno-Alpi (Rotterdam – Genova) ed attraversa un’area economica forte che rappresenta il 16% del PIL dell’ Unione Europea. Il tunnel farà dei porti di Genova e Vado Ligure i protagonisti del traffico merci tra l’area Nord europea e le nascenti economie di Asia, Africa, India e Cina che si incardina sui trasporti attraverso il Mediterraneo.
La Svizzera non si ferma quindi alle parole ed ai buoni propositi; essa trova, con il benestare di una popolazione informata e consapevole, il coraggio di sfidare il trasporto su gomma tassandolo ed indirizzando le risorse raccolte in un’opera (non l’unica) che è strumento di riconversione modale e vera opportunità di offrire competitività economica al trasporto merci su ferro.
Da italiani c’è da essere increduli (ma felici) dell’affetto che gli svizzeri dimostrano per le loro ferrovie. L’insegnamento che se ne può trarre è che, tramite la diffusione di una cultura del trasporto pubblico e del rispetto dell’ambiente, si può instaurare a tutti i livelli la consapevolezza delle scelte più opportune per il futuro dei trasporti in un territorio e nell’intera Europa.